Il cioccolato è un alimento ricco di flavonoidi, ad azione antiossidante. Tali composti stimolano le cellule endoteliali dei vasi sanguigni a rilasciare ossido nitrico che favorisce la vasodilatazione, contribuendo quindi a ridurre la pressione arteriosa.  

Può quindi essere utile (ovviamente unitamente a un corretto stile alimentare e di vita) nella prevenzione cardiovascolare. Questo è un dato molto importante, visto che in Italia le patologie a carico del cuore e dei vasi sanguigni rappresentano la principale causa di morte: più di 230.000 decessi per ictus, infarti e altri eventi avversi legati al sistema circolatorio (come ci riporta la Fondazione De Gasperis – Niguarda).  

È stato condotto uno studio prospettico, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Heart, utilizzando i dati della coorte European Prospective Investigation into Cancer (EPIC)-Norfolk, su un totale di 20.951 uomini e donne, con un follow-up medio di circa 12 anni. Il consumo di cioccolato è stato quantificato utilizzando il questionario sulla frequenza di assunzione di alimenti.  

Ebbene, secondo tale studio, un maggiore consumo di cioccolato, fino a 100 g al giorno, era associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari. 

È stata inoltre eseguita, dagli stessi ricercatori, una meta-analisi di nove studi condotti su una popolazione di circa 158.000 individui. Anche qui è emerso che chi mangiava più cioccolato, aveva una riduzione del rischio di malattia coronarica (quasi il 20%), di ictus (circa il 21%) e di mortalità cardiovascolare (circa il 45%) rispetto a chi ne mangiava poco.  

Un recente studio, pubblicato su Nature, ha analizzato i dati genetici di quasi 65.000 persone di origine europea, indagando l’associazione tra l’assunzione di cioccolato fondente e il rischio di ipertensione essenziale. In base a tale studio, sembrerebbe che il consumo di cioccolato fondente possa ridurre il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa.  

Come si diceva, infatti, il cioccolato contiene flavonoidi, composti ad azione antiossidante, ovvero in grado di proteggere le cellule dai danni dello stresso ossidativo e dall’infiammazione.   

Ovviamente va scelto di qualità, da coltivazione sostenibile, e con una quantità di cacao di almeno l’85%. Diversamente ci sarebbe il rischio di assumere troppi zuccheri liberi, che sono, di fatto, da limitare in una alimentazione sana. 

Ricordiamo inoltre che il cioccolato è anche un’ottima fonte di magnesio, un minerale indispensabile per il metabolismo. 

Il magnesio partecipa allo sviluppo strutturale dell’osso ed è richiesto per la sintesi del DNA, dell’RNA e del glutatione, un importante antiossidante. Oltre che per la trasformazione della vitamina D nella sua forma attiva. Una carenza di tale minerale è associata a vari disturbi quali malattie cardiovascolare, sindrome metabolica.  

Il fabbisogno giornaliero raccomandato di magnesio (per la popolazione italiana adulta) di è di 240 mg al giorno. 100 gr di cioccolato fondente ne contengono circa 292 mg. È ottimale un consumo giornaliero di circa 20-30 g di cioccolato fondente (come si diceva, almeno con 85% di cacao). 

La restante quota di magnesio la possiamo “integrare” da altre fonti: soprattutto cereali integrali, legumi secchi e frutta secca. Per cui, si fa presto a superare il fabbisogno giornaliero.  

Dovendo scegliere tra, da una parte un integratore di magnesio e, dall’altra un piatto sano con un buon cioccolato, la seconda scelta è decisamente più gustosa.  

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