Cos’è la macrobiotica? Macros in greco vuol dire “Grande” e Bios “Vita”. Unendo queste due parole, possiamo definire un approccio alla vita con una visione più ampia, che cerca di comprendere gli equilibri e le leggi della natura.
Secondo questa filosofia di vita, i cibi vengono classificati in base a queste due qualità energetiche, dai cibi estremamente Yin (come zucchero, droghe, alcool, chimica) ai cibi estremamente Yang (come sale, salumi, uova, formaggi stagionati).
Al centro della scala ritroviamo cibi equilibrati come cereali integrali e legumi che hanno una meravigliosa particolarità. Rappresentano al meglio questo equilibrio dinamico (ricordiamo che è la trasformazione che permette la vita): sono, al contempo, seme (Yang) e frutto (Yin). Sono il seme della Vita!
Molto interessanti i rimedi macrobiotici. Cominciamo a introdurre kuzu e radice di loto.
Il kuzu è la radice della Pueraria lobata, una pianta selvatica rampicante appartenente alla famiglia delle leguminose, originaria del Giappone. Sciolto in acqua fredda (1 cucchiaino in un bicchiere d’acqua) e poi riscaldato sul fuoco per 3 minuti può essere unito anche alla frutta per esaltarne il sapore.
Secondo la macrobiotica, si tratta di un rimedio Yang, ovvero che va nel profondo e può aiutare a gestire condizioni di debolezza (Yin). Inoltre, se unito al sapore dolce (associato all’energia Terra) può portare in profondità tale sapore.
I suoi benefici sono stati riconosciuti anche a livello scientifico. Ha infatti proprietà lenitive e antinfiammatorie nei confronti della mucosa. Ciò è legato alla presenza di isoflavoni, composti che appartengono alla categoria dei fitoestrogeni.
Utile come approccio coadiuvante nella gestione di gastrite.
Studi dimostrano che l’estratto di radice di kuzu e il suo principale isoflavone (puerarina) migliorano il metabolismo del glucosio. Ecco che è interessante anche per mitigare l’impatto glicemico dei cibi. Avendo l’accortezza di ricordare che, ovviamente, non fa miracoli, ma può aiutare nel ridurre l’assorbimento degli zuccheri, e quindi nella gestione della sindrome metabolica e delle sue complicanze (malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2).
Un altro isoflavone contenuto nel kuzu (oltre che nella soia) è la genisteina, che ha anche proprietà antiaging, ovvero un aiuto per rallentare l’invecchiamento, che, ricordiamo, è associato allo stress ossidativo, derivante anche da un eccesso di glucosio ematico.
Vediamo ora la radice di loto, altro rimedio macrobiotico. Lo si può trovare in commercio anche in polvere. Il suo nome botanico è Nelumbo nucifera, ovvero fior di loto asiatico. Si tratta di una pianta acquatica, la cui radice può essere utilizzata come rimedio per ridurre muco e catarro a livello dell’apparato respiratorio.
Per il loto in polvere, si usa 1 cucchiaino a testa in una tazzina di acqua, con un pizzico di sale marino integrale. Si fa scaldare a fiamma bassa e si spegne non appena inizia a bollire. Si possono aggiungere 2-3 gocce di succo di zenzero fresco.
Fermo restando che se c’è muco in eccesso, può essere sintomo di infiammazione, per cui è sempre fondamentale una dieta antinfiammatoria.